1. Biblioteca Città di Arezzo, collocazione Ms. 309
Breviarium Heremi Camaldulensis, ultimo quarto del secolo XIII, in pergamena di 400 fogli (800 carte), con iniziali figurate e filigranate con oro, legatura di restauro rigida in cuoio
Alla carta 398v. nota di possesso del XV secolo: Iste liber est heremi Camaldulensis, quem dominus prior mutuavit domino Angelo de Lunano heremite ipsius heremi
Nelle due pagine esposte si trova il Calendario medievale per i mesi di febbraio e marzo. Al mese di marzo, all’indicazione dell’ottava Calenda si legge “Annunciatio sancte Marie virginis”, nel quale le lettere in nero nel calendario indicavano i giorni della settimana e quindi la lettera ‘a’ in rosso era la domenica.
Il Calendario proveniente da Camaldoli, quindi, indica l’Annunciazione del 25 marzo, e cioè l’annuncio del concepimento di Gesù per mano dello Spirito Santo fatto dall’arcangelo Gabriele alla vergine Maria e a Giuseppe. A parlare di questo evento sono Matteo e Luca, che lo raccontano nei vangeli da loro redatti. C’è da dire che non ci sono passi in cui questa data venga espressamente citata come quella in cui avvenne l’annuncio: questa è stata stabilita dalla Chiesa in relazione alla ricorrenza della Natività, come del resto ogni altra data che sia riferita a eventi del periodo infantile dell’esistenza di Gesù. La scelta del 25 marzo ha un’origine simbolica, dato che cade nove mesi prima del Natale, e infatti si optò per questa data in seguito alla decisione di adottare il 25 dicembre per fissare la ricorrenza della Natività, a metà del IV secolo d. C.